:558 relazione di Savoia che non vi intervengono sempre i medesimi, vien anche ciò fatto più per dare ai sudditi questa apparente soddisfazione , e a quelli che intervengono questa specie di onore, che perchè disegni S. A. di valersene. E se pure le occorre in qualche caso grave, e dove egli sia irresoluto, di ricevere il giudizio d’ altri, non comunica mai ad un solo tutto il filo del negozio , ma dando parte ad uno d’ una cosa e ad un altro di un’altra , raccoglie poi dalle opinioni di diversi un certo misto, conforme al quale risolve e dà forma alle sue deliberazioni, procedendo sopra tutte le cose con grandissima secretezza. Il che per poter far più facilmente, avendo per regola di vivere raccordatale da’ medici introdotto di nutrirsi di dodici in dodici ore, che è quasi sempre verso il mezzogiorno e verso la mezzanotte, è solito di destinar queste ore appunto della notte ai negozj più importanti e più secreti ; il che causa poi quella difficoltà che hanno gli ambasciatori di penetrare a tempo nelle risoluzioni che si fanno da quel principe, le quali egli accompagna con tanto silenzio e con tanta circospezione. Quando si trovava il signor duca di là da’monti, soleva governare P Infante le cose di qua ; adesso lo fa il consiglio, che è una mano di uomini parte appassionati per l’inclinazione che hanno a’Francesi, e parte interessati per le pensioni che ricevono da’ Spagnuoli ; il che convien permettere il signor duca per non mostrar diffidenza con gli Spagnuoli, sì come il duca padre permetteva che ricevessero anco provvisioni da’ Francesi, per farsi a spese d’ altri , come diceva lui, ¡strumenti confidenti con tutte due le parti. Hanno i principi di Savoia preteso non solo precedenza con Firenze e superiorità sopra gli altri duchi d’Italia, ma il titolo di re ancora. Pretende il signor duca precedenza con Firenze per l’antichità del suo dominio, per la grandezza della sua casa, con la quale si sono sempre apparentati i maggiori potentati di Europa , e finalmente per lo stato che possiede, più ampio, più libero , di maggior opportunità, e che fu altre volte regno (1); e Firenze all’ incontro , che prima gli dava dell’Altezza senz’esserne corrisposto, presume adesso (1) O meglio, parie del regno d* Arles, che comprendeva la Savoja.