102 SECONDA RELAZIONE DI COSTANTINOPOLI concederci quella sempre celebrata vittoria (1), della quale, e delle cose suddette, qui non tocca a me di parlare. Ma ritornando al negozio di Costantinopoli, dico che più che mai il bassà mi tentava col mezzo di Rabi acciocché s’introducesse il negozio; ed essendo già andato il Gran Signore in Adrianopoli, vi andò anco poi Rabi Salamone , per occasione di far certo lattuario alla sultana moglie di Meheraet bassà (2). E mentre allora tanto più apertamente si allargava in voler la pace, occorsero due occasioni che vi posero impedimento. La prima fu che gli emuli del bassà cercarono imprimere ncl-l’animo del Gran Signore che Rabi Salomone fosse stato mandato da me in Adrianopoli per questa trattazione con ogni pressa al bassà, e questo per relazione di uno Ali bei, allora entrato dragomanno grande in loco de’ Janus bei, con il quale il bassà si era pur allargato di trattar con Rabi Salomone. Per la qual cosa fu una notte levato di casa (3), non senza suo grandissimo timore e pericolo, e condotto nel serraglio del Gran Signore , dove fu minutamente interrogato di quello che esso era venuto a fare in Adrianopoli, discendendo a molti altri particolari, che allora io scrissi, i quali tutti tendevano a scoprire se il bassà avesse meco intelligenza , e se io gli avessi dato alcuna quantità di denari, come si ragionava. Le quali interrogazioni gli furono fatte da Cicala (4) alla presenza di Amat bassà (5) nell’ anticamera del Gran Signore, il quale dietro una gelosia stava ascoltando il tutto. Fu in questo ragionamento il detto Rabi ora spaventato ora persuaso destramente che parlasse liberamente ; ma egli si portò in modo che non fece danno ad alcuno. Diede egli subito conto al bassà secrctamente di quanto era succeduto ; il quale estremamente (1) Delle Curzolari, o di Lepanto , vinta dall’ armata collegala di Venezia, Spagna e Roma il dì 7 ottobre 1571. Comandava le galee di Spagna don Giovanni d’Austria, generale di tutta l’armata; quelle di Venezia Sebastiano Veniero, che poi fu assunto doge nel 1577; quelle di Roma Marc’Antonio Colonna. (2) Mehemet pascià aveva per moglie una figlia di Sultan Solini. (3) S’intenda Rabi Salomone. (4) Rinnegalo genovese, che salì ai più alti gradi dell’ Impero Ottomano. Di lui parlano lungamente le Relazioni di questa Serie III. (5) Ahmed pascià succedette poi nel gran veziriato a Mehemet pascià, sebben per poco, essendo venuto a morte nel maggio 1580.