DI GIROLAMO LIPPOMANO. 1579. 39 olficj perchè volesse desistere da così pericolosa impresa ; ma non si potè veramente da principio fermare si gran torrente , sì come fece il tempo c la natura da sè stessa. Perchè in poco più di un mese il campo di monsignore, dopo aver rovinata mezzo la Francia, con usar da per tutto dove andava ogni sorte d’inumana empietà, entrato in Fiandra al numero di 10,000 fanti e 1000 cavalli, senza far cosa di momento, per non esser pagati, si sbandarono tutti, non avendo mai voluto gli Stati unirli al loro esercito e nè meno tirarli dentro nel paese, sicuri che ne avriano ricevuto più danno assai che beneficio , avendo detto il principe di Oranges che bisognava servirsi dei Francesi come si fa del fuoco, che troppo vicino abbrucia, ma alquanto discosto riscalda e fa servizio. Restò monsignore nella città di Mons c li dintorno da quattro mesi, trattando leghe e capitolazioni con essi Stati, Inghilterra ed altri loro aderenti, le quali so di aver mandale tutto all’ EE. YV. Ma cosi come per un pezzo fu in apparenza onorato, cosi finalmente, per i grandi affronti e indegnità che ricevè dappoi con tutti i suoi in quelle parti, e vedendo che il principe di Oranges e gli Stati medesimi andavano mancando ogni giorno dalle promesse e accordi più volte fatti fra di loro, e scopertisi i trattati con i quali tentò impadronirsi di Mons cd altri luoghi, si ritirò a Condè e poi in Francia, con quel fine dei suoi grandi ed alti pensieri, che il serenissimo re aveva predetto al clarissimo Michiel e a me ancora molte e molle volte : cioè, che monsignore guidato dal consiglio di giovani, dopo aver speso gran tesoro e fatto segnalato danno per più capi alla Francia , offeso il re di Spagna, anzi la cristianità tutta insieme, ritornerebbe a casa senza aver fatto cosa di bene in Fiandra. Ma qui non restò quieto 1’ animo di quel principe, poco contento dei mali successi di questa impresa , sdegnato col fratello , e più che mai contra gli Spagnuoli, i quali 1’ aveano sprezzato e vilipeso; e si voltò a trattar matrimonio e più stretta confederazione con la regina d’Inghilterra , dalla quale si risolse di andare, come dirò poi ; e in oltre inviò persona verso Costantinopoli per travagliare più che poteva il re Cai-