PREFAZIONE XXXI 11 primo volume testò venuto in luce il), c al quale sta per succedere in breve un secondo, gli hanno già meritato in tutta Europa un applauso, del quale anche tra noi risuona 1' eco sonora nel bell’ articolo del signor Lampertico, che abbiam più sopra citato. E veramente pochi libri potrebbero additarsi più utili e dilettevoli ad un tempo di questo con cui sì degnamente esordisce il giovine scrittore ; del quale un suo illustre concittadino , il signor Prevost-Paradol, così discorre nel primo di vsirj articoli a lui dedicati nel Journal des Débals : « 11 « signor Baschet ha intrapreso a narrare colla scorta • dei documenti, o, a meglio dire, a far rivivere per « loro mezzo la storia della veneta diplomazia, a dimoti strarla in atto nelle diverse parti d’Europa, e special-’<■ mente in Francia, a delineare, mercò così accurati e veridici teslimonj, il ritratto dei personaggi che « maggiormente hanno a sè richiamata 1’ attenzione de- li gli uomini nel secolo XVI. Prendendo a sua guida la <■ gran raccolta delle Relazioni che va sotto il nome di « E. Alberi, e a questa accoppiando i felici risultati « delle sue proprie ricerche, avvicendando le citazioni « e l’analisi, illustrando ogni parte con eruditi commenti, o raggruppando armonicamente e con squisito criterio « storico le cose sparsamente discorse nelle Relazioni, « il sig. Raschet ci ha dato un primo volume, le cui « 600 pagine ci sembrano tuttavia troppo scarse alla « soddisfazione dell’ infinito diletto suscitato dalla loro « lettura. Noi pure conosciamo l’entusiasmo, diremo anzi « quella specie di ebbrezza, che la storia vera, ricer-« cala e trovata nei documenti originali, suscita nei « nobili intelletti sdegnosi di parteggiare col volgo, e « di attingere il criterio degli uomini e delle cose dai (1) La Oiplomalic Vcnilienne. Ics princes de i Europe au XVI* siede eie. pir Arroand Base tu't Paris, lypographie d’Henri Plon , 1862, m-8 0