DI PIETRO DIODO. 1398. 217 Nel resto è tutto pieno d’umauità ed affabilità , e si vede molte volte che sente gran pena quando non può profferir le cose, che poi procura d’aiutarsi con abbracciare chi gli parla ed accarezzarlo. Ama la caccia in estremo , e ogni giorno quasi è in campagna. Si doleva infinitamente, quando S. M.. andò in Borgogna , d’esser stalo lasciato al governo di Parigi dal re, per i rispetti di allora, e che non 1’ avesse condotto seco, di che spesso ne parlò con me. Dopo la morte del maresciallo d’Aumont (1) ha avuto il governo del Delfinato con gran contento di* quei del paese ; ma però non si crede che sia per andarvi, perchè tutto il monte e le valli, con le città di Grenoble , Die e Montelimar, sono in mano del sig. di Lesdiguieres e degli ugonotti, e al resto comanda il marescial d’Ornano (2) o il signor di Passages, che ha il governo di Valenza dipendente dal duca d’Epernon; sì che S. E., per accomodare il conte di Soissons suo fratello con il re, si contentò di rinunciar quel governo in mano di Sua Maestà , perchè glielo desse, ma in effetto il re non se ne contentò, lo che fu causa che il conte non venisse all’ armata sotto Amiens. Questo conte di Soissons è il terzo principe del sangue, d’età di 30 anni in circa, bello di corpo sopra tutti gli altri della sua casa, e molto ben formato. Egli sebbene fu figliuolo del vecchio principe Lodovico di Condè, fu però d’altra madre che gli altri , i quali nacquero di Leonora contessa di Roye, ed esso di Francesca d’ Orleans principessa di Longavilla sorella di Leonoro duca di Longavilla , padre di Enrico ultimo duca di Longavilla e di Carlo conte di San Polo presente. Principessa certo mollo savia e molto prudente , e tutto che sia in età di 50 anni, è di aspetto veramente nobile e regale, ed è tenuta per l’ornamento e per la delizia della corte, essendo la sua casa un ricetto continuo di gran principi e gran signori ; e sebbene non ha molte lettere, come hanno altre donne della corte, che in questo passano il mediocre, parla e ragiona così (1) Accaduta nel 1595 come abbiamo dello » pag. 138. (4) Alfonso d’ Ornano tiglio del ramoso Sampiero Corso e di Vanina Ornano dalla quale prese il nome. Fu nominalo maresciallo di Francia da Enrico IV , e mori nello stesso anno 1610 in cui fu ucciso quel re. Appendice. 28