DI PIETRO DIODO. 1598. 107 Icrc nel Mediterraneo, e anco si sono ritrovati averne fino 20 nell’Oceano ; ma o fosse per la minorità degli ultimi re, ove ogni cosa si governò per passione e per interesse, o che per le guerre civili sian stati costretti di abbandonar afTatto quei pensieri, questo però e certissimo che adesso ne sono, si può dir, senza. Quanti disturbi perciò abbiano sentito, quante rovine sofferte , quanti danni incontrati e patiti, ognuno chiaramente lo sa , e S. M. conosce questo benissimo, e molto più di lei il signor contestabile (1), nel quale vive tuttavia il pensiero di rimetterle, se ben, per esser una cosa da tanti anni dismessa, ogni ragion vuole che nel principio incontri delle diflicoltà. E se quest’ultim’anno non fossero state le cose d’Amiens, che tirarono a sè tutti i pensieri del re c del regno , era risolutissima S. M. che a quest’ agosto passato ne fossero dodici poste nel mare , come forse sarebbe successo ; perchè quanto a materia per farle e per guarnirle, come legni, ferri, stoppe, pegole, tele e sartiami, ne hanno in abbondanza in Provenza, Linguadoca , e anco in Guienna , e massime intorno alla Garonna. Quanto alla marinarezza, se ben per le guerre sia in gran parte distrutta, ve ne sarà però sempre a sufficienza, e per galeotti l’opportunità è bellissima per una infinità di gente, che avendo deposte l’armi per occasione della pace interna , e perduto il suo esercizio, s’ e data a far sua la roba d’ ognuno ; onde , ad esempio e imitazione di V. S., essendo il regno grandissimo, potranno col castigarli vedere armate le loro galere con grande prestezza. II contestabile offerse al re di farne far due a sue spese, due un commendatore di Malta, due anco si disse il duca di Retz (2), il quale ha anco il grado di generai di esse, ed altri altre , e particolarmente il duca di Guisa, che, come governatore della Provenza, più degli altri vi preme per la sua medesima riputazione. Che se ciò succederà, sarà senza dubbio grande reputazione e sicurtà a loro, e gran contento ai principi loro amici e confederati, come scrisse a me S. M. in quella Ietti) Enrico di Monlinorcncy creato contestabile nel 1595. Di lui c discorso più innanzi. (2) Alberto Gondi di Firenze. Vcggasi addietro la nota a pag. 64.