DI GIROLAMO LIPPOMANO. 1579. 47 dice clic chi va in Francia per trattar con quella nazione fa bisogno che porti seco tre grandissimi sacchi, l’uno pieno di giudizio, l’altro di pazienza , e il terzo di denari, e che ben presto si vuotano tutti ; perchè siccome facilmente si perde il giudizio c la pazienza ancora per l’instabilità e terribilità loro, così ben tosto si spende il denaro per la maniera del vivere, gittando il francese il suo in tutte le cose senza alcuna regola e misura; e chi vive seco-senza far l’istesso non è punto stimato da loro, anzi grandemente sprezzato. Non bisogna , per guadagnar l’animo de’ Francesi, addur loro l’esempio d’ altre nazioni, dicendo essi che gli altri devono prender autorità da loro, e non loro dagl’ altri. Sogliono attribuire a’ Spagnuoli mancamento di fede e di promesse, ma superano essi in questa parte ogni altro, perchè se debbo confessar il vero, in tanto si può prometter e fidarsi di loro in quanto l’uomo è sicuro col pegno in mano, e a gran pena ancora. I re di Francia solevano esser chiamati i re dei montoni , che si tosano a beneplacito del pastore : perciò dimandato il gran re Francesco quanta fosse l’entrata del suo regno, rispose: quanta ne voglio; ma al presente segue contrario effetto, e bisogna in somma che questo re dica ora di averne quanta vogliono i sudditi, perchè quasi tutte le provincie, mosse dal non potere, e fomentate ancora dai principi e dalla nobiltà per sostenere i popoli afflitti da nove o dieci sorte d’insopportabili gravezze una differente dall’ altra, che pagandole il contadino sono in somma pagate dei beni e possessioni del padrone , non solo si fanno lecito di recusar le nuove ed cstra-ordinarie, ma anco mettono in difficoltà di pagar le ordinarie e consuete. Le entrate del regno, che dovriano pervenire alle mani del re, sono così moltiplicate e cosi diverse, che il raccontarle puntualmente, oltre che saria diffidi materia , porterebbe ancora poco profitto o dilettazione ; tuttavolta dirò le più importanti e principali. II clero contribuisce ogni anno volontariamente quattro decime, però secondo un’ antica e piccola tassa, che possono