zo4 DELL' HISTORIA r547 Pur alcuna volta l’orecchie , quando era dal fenfo dato lucido intervallo alla ragione ; però andava alquanto piti ritenuto in quelli Tuoi penfieri, & nel darfi quafi in preda delle voglie de’Francefi. *54-8 Pafsò T anno feguente M. D. XXXXVili, quafi con Tnnopr^i i medefimi negotii : trattationi di leghe, fecreti trattati, & machinamenti de’Prencipi negli alieni itati , prepara-Ptnjftrijti tioni d' armi, defiderio grande di tentare novità , ma ef-fetto, ò moto niuno importante. Peroche quantunque il Rè di Francia grandemente defideraffe di conturbare le cofe d’Italia , per tenere ivi occupati i penfìeri , & le forze di Cefare ; tuttavia {limava d’ appoggiare molto debolmente le fue fperanze all’ amicitia del Pontefice già molto vecchio, & in età quafi decrepita, con pochi denari , & con animo per avventura poco collante di mantenere la guerra, fempre che dall’ Imperatore ( come era facile che iuccedelfe per lo parentado , che teneva con Ottavio Farnefe ) gli fuffe propofto qualche accommodamen-to. Vedevai Vinetiani, non pur rifoluti, movendofi l’armi , di ftarfi nella loro ordinaria neutralità, ma in modo congiunti per 1* amicitia di tanti anni con Cefare , che {limava impoilibile il poterli feparare. Era parimente con 1’ animo , & con buona parte delle fue forze rivolto a profeguire la guerra contra gl’ Inglefi ; entrato in fperan-za per le molte divifioni nate trà i Governatori del Rè * pupillo, & per rifpetto di religione, & per gare particolari , di potere , non pur difendere la Scotia , & prefervar-la in virtù del futuro matrimonio con quella Infanta al fuo primogenito, deilinatole per fpofo , ma di ricuperare ancora la città di Bologna, ceduta nell’ altro accordo dal padre a gl’ Inglefi : per li quali rifpetti tuttoché continuai^ a tener vive diverfe pratiche non pur co’l Pontefice per le cofe di Parma, ma in Genova ancora, & in Siena per mutare il governo di quelle città , dipendenti dall’auttorità di Cefare; non li moveva però a fare l’apparecchio, per mandare quelli luoi difegniad effetto, nè a feoprirlì apertamente nemico di Cefare . Ma