DI GIROLAMO RAMUSIO. 1597. 321 non andassero a piedi e le nobili in cocchio; ma il peggio è che hanno anco introdotto le mogli de’ notari e scrivani di non voler andar a piedi, onde il numero de’ cocchi e carrozze è più di 1500 , e le seggette (portantine) 300. Avendo Ferdinando il Cattolico, l’anno 1503 , scacciato dal regno di Napoli Lodovico XII re di Francia con 1’ armi di Consalvo Ernandes di Cordova, chiamato il gran capitano, per ricognizione delle sue valorose fatiche, gli diede, l'anno 1505, il governo assoluto del regno con titolo di viceré , luogotenente e capitan generale , il qual titolo hanno sempre goduto diciotto altri suoi successori e sette luogotenenti, la maggior parte de’ quali sono stati spagnuoli, alcuni fiamminghi e pochi italiani, e fra tutti cinque cardinali; di modo che in no-vantadue anni é stalo governato il regno da 25 ministri regj, dei quali chi più chi meno ha dimorato in questa grandezza, senza aver tempo-limitato, ben con suprema autorità e con grandissimo loro profitto. Questi si possono piuttosto chiamar re che viceré di Napoli, per il mero e misto imperio che hanno del regno; perchè se S. M. ha jusproibendi, essi hanno jus dispensandi, e se comanda il re che non si debba far una cosa, il viceré dà licenza che si possa fare, dicendo S. M. non essere stata bene informata. Mai i viceré stanno a sindacato, perchè dicono gli Spagnuoli non esser dignità del re che un suo ministro tanto principale sia processato ; il che s’ è veduto in effetto nel duca d’Ossuna , il quale quanto fu di profondo giudicio, tant’ ebbe la mano stretta in tutte le cose, e levato dal governo , non fu sindacato, e per tutto castigo delle sue grandissime colpe S. M. non l’ammise alla sua presenza, ma lo mandò senza vederlo allo stato suo. Tiene il viceré per sua guardia 70 tedeschi e una compagnia di fanteria spagnuola nella corte del palazzo, la qual si muta ogni sera. Vanno sette viceré per le provincie, come s’ è detto, c sebbene sono denominati dal re, sono però proposti da Sua Eccellenza, la quale fa 1’ officio con tal deste-rità , che rare volte hanno questi carichi altri che quelli che desidera S. E.; la quale elegge senz’altro diversi officiali, molti de’quali sono spagnuoli e pochi napoletani, come più Appendice. il