DI PIETRO DIODO. la‘J8. !)7 delle investiture dei loro feudi e delle antiche istituzioni del regno. È ben vero che I’ esser i gentiluomini obbligati a tempo solamente senza poter esser astretti d’ avvantaggio, nò concedendo le miserie de’ tempi il modo per altra maniera di trattenerli , ha causato molte volte nel servizio di S. M. mollissimi disservizj; perchè quand’essi, nel tempo mio, sono stali per il termine assegnato, quello formio, hanno voluto anco partire , dal che è successo che gli eserciti siano stali sempre pieni di gente che andava e che veniva al campo. Così si faceva grave e insopportabile 1’ oppressione del popolo per dove passavano, il re era malissimo servito, e quello che importa più , nel bel mezzo dell’ imprese , per mancamento del denaro e della nobiltà , è stato necessitato molte volte d’ abbandonarle , come successe nella Franca Contea l’anno 95. Questa fu in effetto una guerra, che aveva più della scorreria che della guerra reale, perchè sebbene S. M. avesse seco un grande e forbito esercito, non però vi erano l’altre provvisioni necessarie , come artiglierie ed altre monizioni ; dal che nacque che non potesse attaccar piazza di momento , e se qualcuna pagò pur le taglie, come fu Besanzone, fu più per salvare dal guasto il paese, che per timor che avesse delle forze del re che la potessero assaltare. E fu tale il patimento dei francesi in quella provincia che ricompensò di molto il danno che inferirono ai nemici ; perchè dai soli disagi morirono più di 300 gentiluomini, e meglio di 3000 soldati, oltre ad un numero infinito di lachè, servitori, corrieri e altri, de’quali non si licn conto. 1 quali non così presto sbandavansi dal campo erano assaltati ed ammazzati dai paesani, che si erano ritirati dentro i boschi, di dove infestavano tutte le strade. Tralascio di raccontare la carestia incredibile di tutte le cose, e di pane particolarmente, perchè essendo a questo fine stali rotti tutti i molini dai nemici, uno scudo del sole di pane ben tristo difficilmente faceva al giorno le spese ad una persona ; e si è trovato molte volle che per foraggiare un cavallo, sono siati necessitati a darne un altro per contraccambio. Si che non fu manco meraviglia se la nobiltà, che è in tulle le sue azioni, e massime in quella dello spendere, mal regolala e Appendici;. 13