DI PIETRO Dl'ODO. 1598. 145 cardia. E come un disordine vien sempre accompagnato da un altro, successe poi a questo quello della città di Cambray , e di tant’altre fortezze a quelle frontiere, le quali, se Dou-lans si fosse conservata , al sicuro non potevano esser tenute dagli Spagnuoli. Cosi tra queste suspicioni il servizio del re non ha loco, anzi riceve notabilissimi pregiudicj ; e specchiandosi ognuno nello specchio delle cose passate, e dubitando di quello che potesse succedere nell’ avvenire , ciascuno procura , se non vede meglio le cose stabilite di quello che sono , di fabbricarsi stato proprio da per sè, e di gettar quanto più possa sodi c profondi i fondamenti della sua fortuna , sopra i quali non si può alzare edificio che non sia pregiudiciale a quello del re e della corona; e però S. M. spesso se ne duole, e dice in palese e in secreto che nessuno pensa al pubblico bene, ma attende ciascuno a sè stesso secondo la corruttela de’ tempi presenti ; Quasi (oh gran cecità, oh gran pazzia!) nel comune naufragio della nave della repubblica potessero le fortune dei privati , che vi son dentro, esser salve. Questa è stata senza dubbio una delle principali ragioni, oltre a molt’altre , che ha persuaso al re di far venire il principe di Condè in corte, perchè sperava per questa via , venendo egli a crescere, e vedendo ognuno il prossimo successore della corona, troncare in altri tutte le speranze di alterar quel regno e di travagliarlo ; il che se abbia ad essere, tanto almeno che basti per trattenere gli umori nel debito temperamento, discorrerò poi quando verrò in particolare a trattare di questo principe, sopra il quale hanno da cascare importantissime considerazioni. E certo chi sa come quel regno è stato disconcertato c diviso, e le cose confuse e disordinate, non può, se non gsandemente ammirare , e ammirando predicare la grandissima prudenza del re nell’averlo saputo ridurre nello stato che si ritrova al presente. Nè di questo potrian dare migliore e più chiaro segno che le negoziazioni falle a Lione, e gli artificj e modi tenuti da lui per condur a fine le sue intrapreso tra tante contrarietà ed insidie tessutegli da’ suoi nemici. Si ritro-Appendice. 19