372 RELAZIONE DI SAVOIA persona del re ( dal quale lo tenga il Signore Dio quanto è possibile lontano ), ebe potesse , o per ragion di natura , o per industria d’ arte, o per causa violenta , succedere ; perchè in questo caso gli Spagnuoli e ¡1 sig. duca, unendosi di nuovo insieme, non perderebbono l’occasione di tornare a fare i medesimi esperimenti tentati già dall’ uno o dall’ altro in quest’ ultima guerra, trovandosi massimamente in quel regno tuttavia non solo un grandissimo numero di malcontenti, ma la divisione della religione , la disunione dei parliti, le discordie delle fazioni, la prontezza de’ popoli alle sollevazioni, e le pretensioni dei signori di farsi tanti regoli quante provincie sono in quel regno ; e questo massime non vedendosi assolutamente decisa nè sicuramente fondata la successione alla corona , per le pretensioni del conte di Soissons e degli altri della casa d’essere preferiti al piccolo principe di Condè, tenuto da loro per illegittimo ed incapace di succedere (1), e che sariano nudrite e sostentate con gli officj e con le armi dagli Spagnuoli. Le quali turbolenze si fariano poi anche maggiori quando si risolvesse S. M. Cristianissima di maritarsi nella duchessa di Beaufort (2). L’altro accidente più vicino sarebbe la morte del serenissimo re Cattolico accompagnata da qualche rivoluzione che si potesse suscitare negli stati di S. M., che sono tanti e così disgiunti 1’ uno dall’ altro ; perchè in questo caso potrebbono i Francesi unirsi col sig. duca di Savoia, dal che non solo non si mostreria 1’ A. S. aliena ( quando massima-mente avesse veduta stabilita la successione o nel principe di Spagna o nell’ infante sua sorella, e per conseguenza perduta la speranza che i principi suoi figliuoli potessero succedere negli stati di S. M. Cattolica avo suo materno ), ma terria anco eccitati i Francesi ; prima, per le male soddisfazioni che ha ricevute dalla Spagna per tutto il corso di questa guerra, e per aver veduto trattata con disparità tanto disproporzionata nella quantità della dote l’infante donna Caterina, già sua moglie , dall’ infante donna Isabella maritala all’ arciduca Alber- (1) Veggasi intorno a ciò la precedente Relazione del Duodo. (2» Nulla poi accadde di tutto ciò, come abbiamo ultimamente veduto nella sopraci tal a Relazione.