250 RELAZIONE DI FERRARA DI A. CONTARINI. 1565 subito mandale all’ incontro. Entrò poi il seguente dì l’illustrissimo Cardinal di Vercelli (1), come legato di Nostro Signore, per fare lo sposalizio ; alla quale solennità si ritrovarono ancora l’illustrissimo signor duca e duchessa di Mantova, e altri ambasciatori d’ Italia c personaggi di diversi luoghi. Si fece lo sposalizio nella sala di S. E., e dappoi fatta una bellissima predichelta dall’ illustrissimo Cardinal di Vercelli , furono sposati con quelle parole solito a dirsi nella solennità di questo sacramento. S’attese tutti i giorni a feste ed a tornei, e tra gli altri la sera del dì 11 se ne fece uno nella corte di palazzo, il quale fu stimato cosa bellissima per l’invenzione, per l’ordine , e per le prove dei cavalieri, ma sopra tutto per la qualità dei fuochi lavorati, i quali erano cosi ben disposti, che ancorché da ogni parte venisse tirato , non fecero offesa alcuna, e nè manco rendevano quel mal odore solito sentirsi in questi casi ; al che con molta spesa, e con mirabile invenzione si era provveduto. Queste feste e questi bagordi sariano più lungamente proceduti, se nel più bello non fosse venuta la nuova della morte del papa, per la quale convennero molti partirsi, c gl’illustrissimi cardinali principalmente, con i quali l’ambasciatore fece quegli ufficj , per nome della Repubblica, che gli parvero necessarj. E questo è quanto si è potuto intender nel breve tempo che l’ambasciatore è stato a Ferrara, c che si può riferire di una breve ambascieria. fi; Pier Francesco Fcrrerio.