DI PIETRO DUODO. 1598. 95 sborsar in contanti che piccolissima somma , ha bisognato procurar di ritrovarli per altri versi ; come con far nuove erezioni di officj, beneficj, generalità, ed altre cose tutte, le quali poi in fine cascano sopra il misero popolo, al quale di nuovo conviene pagar per vie indirette quello che i governatori hanno a lui stesso altre volte rubato. E siccome, stando le miserie de’tempi, per il servizio del re e del regno in generale non si poteva far migliore nò più prudente risoluzione per evitare maggiori inconvenienti, così i sudditi nel loro particolare non possono sentir cosa di peggio, vedendosi per tante vie oppressi e dilacerati. A questa risoluzione di componersi con i nemici, si sa molto bene che S. M. è stata astretta dalla necessità e persuasa da due esperienze occorsele in queste guerre ; 1’ una fu nell’ assedio di Roano, sotto il quale, oltre l’avervi perduto indarno molti mesi, restò anco interessata per due milioni d’ oro, senza quello di che si risentì il popolo, che dicono fosse bene d’altri sci; l’altra fu l’impresa di Laon, nella quale spese un milione d’oro, e il popolo ne pagò due. E in effetto, mentre la guerra durerà , nutrirà anco queste licenze e questi disordini, tra i quali, come tra densissima nebbia, sta oscuralo e come ecclissato lo splendore della maestà reale ; nè tra tante insolenze si può dir il re esser veramente re del suo regno , perchè non saria atto , come ho detto , di far uscire per volontà un governatore di una città o di una provincia , dove anco assai di loro, e massimo gli eretici, de’ quali questo è proprio e particolare, si sono in cittadelle molto ben assicurati e fortificati. Oltre di che questi governi l’uno li compera dall’altro, e se li fanno come cose patrimoniali; al che anco i re sono stati soliti di prestare il loro consentimento, essendo massime un’ opinione nutrita in tutti, e molte volte confermata dalla bocca del re istesso, che non possano i re levar un governo a un principe o a un gentiluomo se non gano le spese falle per la pacilicaiione della Francia, fucile da rifondersi agli stranieri salgono a più di 67 milioni di franchi, e quelle pagate ai duci della Lega per riscattare da essi le città e le provincie del reame, a 32 milioni ; il che importa in totale circa 100 milioni.