52 RELAZIONE DI FRANCIA di rcttorica. In molle cose si riportava prima al parer della madre, ma ora vuole che ogni cosa quasi dipenda, o almeno paja dipendere da lui ; il che però nasce dal consiglio secreto di alcuni pochi che governano , come sono Sciarvernì, che ha i sigilli in mano (1), e Villechier (2), oltre certi giovani che certamente possono molto, fra’quali sono la Va-letta (3), Archcs (4), d’O (5), e Saulx (6), chiamati dalla corte i quattro evangelisti. Sopra tutte le cose ama la pace, e abborrisce mortalmente la guerra , massime intestina c civile, avendo, nel tempo che era luogotenente del re Carlo suo fratello, provato forse quanti e quali siano i travagli e pericoli di essa, e quanti danni apporti alla corona e ai popoli insieme ; di che ne fa chiaro giudicio la pace ultima, detta da lui pace del re, perchè la volle dare in ogni modo al regno. Così ancora comporta ogni indegnità e offesa per non venir alle armi, permettendo che gli Ugonotti tengano le piazze che per 1’ ultima pace promisero di restituire ; così dissimulò 1’ affronto di Bellaguarda , e altre cose ancora , e finalmente ha fatto lega con la città di Ginevra pigliandola in protezione con quelle condizioni che già notificai all’ EE. VY. Per liberarsi dai negozj fastidiosi, si ritira volentieri fuor di Parigi, e massime ad una sua piccola casa di Dolinvilla, standovi i dieci e dodici giorni continui per volta, dove non ardisce andar alcuno che non sia chiamato ; e là si spoglia quanto può d’ogni affare pubblico e della dignità reale insieme, facendosi chiamar da quei suoi domestici e favoriti che lo seguitano monsignor di Dolinvilla; il che aggiunto all’estraor-dinaria e pubblica affezione che porta a quei giovani di poco merito e di manco sapere (ai quali dà spesso i cento e dugento mila franchi per volta, lo che a provvedere infiniti benemeriti servitori della corona saria di gran lunga bastevole), fa, (1) Filippo Hurault, conte di Chiverny. (2) Renalo di Villequier. (3) Nogaret de Lavalette, poi duca di Epernon. (4) Il barone d’ Arches, poi duca di Giojosa. Di tulli questi e discorso nella seguente relazione del Duodo. (5) Francesco Marchese d’ 0 , soprainlendenle delle finanze. (6) Giovanni di Saulx, visconte di Tavannes, tìglio del maresciallo che tanto intieri contro gli Ugonotti nella giornata di S Bartolommeo.