RACCONTI POLITICI DELL’ALTRA PACE cembre, alla tipografia del Giornale Ufficiale Egu ¿.ano del Cairo veniva consegnato, e il giorno dopo veniva pubblicato, il manifesto dell’imperatore delle Indie che proclamava, per cominciare a provare il disinteresse territoriale dell’Inghilterra nell’appe-na iniziato conflitto, il protettorato sull’Egitto. Ventiquattr’ore dopo veniva deposto il Kedive Ab-bas Hilmi. Ancora ventiquattr’ore dopo veniva elevato al trono sultaniale il debole Hussein, figlio maggiore di Ismail il Magnifico, discendente ed erede diretto della famiglia di Mohamed Ali fondatrice della dinastia. Nel giro di tre giorni, l’Egitto aveva cessato di essere sotto il vago, fluido, teorico e inesistente controllo delle Potenze capitolari, che tuttavia gli garantivano un’indipendenza relativa ma reale, ed era diventato Protettorato britannico. Tutto era stato predisposto nel più grande silenzio, con la più minuziosa cura dei particolari, con la più meticolosa preordinazione di gesti, di leggi e di uomini, col calcolato sfruttamento così della situazione internazionale come dello stato eccezionale del Paese, che fatalmente impediva all’Egitto ogni possibilità di reazione materiale e morale. Ecco i documenti del fatto che trasformò la posizione reciproca fino allora durata tra l’Egitto, la Turchia e le Potenze capitolari: i) « Il Primo Segretario di Stato di S. M. Britannica per gli Affari Esteri annunzia che, visto lo stato di guerra risultante dall’azione della Turchia, l’Egitto è messo sotto la protezione di S. M. e costituirà da oggi in poi un Protettorato Britannico. 266