Inghilterra e Ceuta, Spagna e Tangeri impedire che essa servisse da base d’operazione ai ribelli di Abd-el-Malek, contro i Francesi e al ser-vizio dei Tedeschi: sottomarini germanici depone' vano sulle coste della zona spagnola armi, danaro, viveri e munizioni, che andavano a rafforzare le fila degli assalitori, cui le forze di Lyautey si opponevano. li Governo francese riconosce che lo Stato Maggiore spagnuolo ha fatto grandi sforzi militari per sottomettere la regione, ma nega che vi sia riuscito. Sostiene anzi che la Spagna ha già speso troppi milioni e ha perduto troppe vite umane nel Riff, per poter continuare nella costosa impresa; osserva che una cessione della zona potrebbe esser compensata dall’Inghilterra con Gibilterra — ma dimentica che il Foreign Office chiede in cambio Ceuta, cioè l’estrema punta marocchina, dominatrice vera dello Stretto dopo che le modernissime artiglierie navali hanno dimostrato che Gibilterra può essere battuta dal mare con calibri di più lunga portata di quelli che possono sparare dalle sue fortezze, o dal cielo. Quindi d’accordo fra Pichon, Simon, Barthou e Bourgeois la domanda da presentare alla Spagna per Tangeri è stata concretata così : regime speciale, porto franco, consiglio municipale che protegga gli interessi degli stranieri, sempre a condizione che Tanger chérifienne, demeure française. Questa è l’aspirazione: Tangeri francese. Da parte loro i politici di Madrid sono disposti a dare alla città la medesima costituzione, a patto che essa resti spagnuola. Nei colloqui di Parigi, dove la possibilità di cessione del' la zona spagnuola non è stata neanche esaminata, i 173