RACCONTI POLITICI DELL’ALTRA PACE tazione non soltanto numerica ma qualitativa, dal-la quale potrebbero aversi sorprese inaspettate. Conclude che, comunque, la politica che ha oggi sommariamente tracciata sarà seguita dal Governo Fascista, a meno che « non abbiano a verificarsi nel corso degli anni prossimi fatti nuovi, quali per esempio l’ingrandimento africano e lo sviluppo agricolo del paese, oppure l’ostilità di Stati stranieri contro le nostre masse emigrate », nel qual caso Egli si adatterà alla realtà senza troppo sofisticare sui principi: il Fascismo potrebbe anche, in tal caso, « procedere al graduale recupero degli Italiani all’Estero; non ci sarà del resto da stupirsi se entro pochi anni tutti i vecchi problemi italiani saranno trasformati completamente nella sostanza e nella forma, e problemi completamente nuovi sa-rano sorti ». Mi proibisce di pubblicare queste ultime dichiarazioni. * * * Mussolini nel 1923: — « Dichiaro che il Governo intende tutelare l’emigrazione italiana: esso non può disinteressarsi di coloro che varcano i monti e vanno al di là dell’Oceano: non può disinteressarsene perchè sono uomini, lavoratori e sopra-tutto Italiani. E dovunque è un Italiano là è il tricolore, la Patria, la difesa del Governo per questi Italiani ». Nel 1924: — « Io credo che sia generale il convincimento che ogni Paese debba seguire con vi- 306