RACCONTI POLITICI DELL'ALTRA PACE il Governo di Madrid, anziché subire diminuzione di prestigio e di efficienza per aver perduto l’appoggio della forza germanica, ha invece acquistato maggior rilievo per il fatto stesso di essere rimasto solo a difendere i propri interessi: la sua personalità politica e internazionale ha guadagnato da questo recupero di libertà e di responsabilità; le sue azioni ne hanno ricavato un valore meglio definito e dai contorni più chiari, e una portata più limpida e più facilmente identificabile: la Spagna non agisce pir per conto di terzi. Parla per se sola. Questo non è nuovo in politica: che qualche volta, restando soli, si perde una parte delle proprie risorse, ma si riacquista quello che in qualsiasi alleanza viene diminuito, confuso e qualche volta perduto — voglio dire la libertà. La Germania, pure esclusa com’era dal Marocco tuttavia sempre riusciva, in pace ed in guerra, a svolgervi un’azione di penetrazione necessariamente anti-francese, attraverso la bella zona spagnola, e sopratutto mediante lo Statuto internazionale concesso dall’Aiio di Algeciras alla città di Tangeri. Finche la politica tedesca teneva alto il prestigio, ss non il Governo certo le compagnie spagnuole si associavano ad essa nelle imprese economiche marocchine, ma senza poter riuscire a guadagnare le funzioni direttive. I tedeschi agivano nascostamente, ma in realtà comandavano. Sconfitti gli Imperi Centrali, scacciato il pangermanismo da tutta l’Africa, soppressa di colpo ogni ingerenza tedesca nel Marocco, la Spagna coloniale non muta ufficialmente di una 168