RACCONTI POLITICI DELL’ALTRA PACE te a tutta la posizione del mio Paese nella politica internazionale di quel tempo, non solo non mi ha deluso, ma mi ha ringiovanito, — perchè l’esistenza di molti di noi, allora giovani, era aspra lotta, nul-l’altro che aspra lotta: magnifico, quotidiano, idealistico combattimento per l’Italia. Con animo sempre grato, offro la pubblicazione di queste pagine giovanili, ma non per questo invecchiate, alla memoria in me alta luminosa e diletta di Enrico Corradini, che mi mandò per la prima volta a Parigi affinchè scrivessi quello che vedevo, e che — dopo aver guardata l’Italia resa irriconoscibile dal Duce — potè morire vicinissimo al suo grande sogno. R. C. Roma, agosto 1940'XVIII. 14