ORA TIONE FUNEBRE DEL MAGKIFICO M. PAOLO PARUTA In laude de’ Morti nella vittoriofa battaglia contra’ Turchi Seguita a Cartolari /’ anno M. D. LXXI. al li VII. d'ottobre. IUNA cofa è, che più alletti gli animi nobili alla virtù , che'1 defiderio d’una vera lode, di cui nuli’altro premio le fi può dare , nò maggiore , nè più caro. Però quei favii legislatori antichi con la fperanza della gloria, quafi con certa efca nudrendo quelle picciole faville di virtù, che in noi fono naturalmente ripofte, cofi ne infiammarono i cuori de’ cittadini, che a beneficio delle loro patrie fecero mirabili prove. A ciò riguardavano le tante corone , le ilatue, i trionfi , & gli altri honori ordinati da’ Romani in premio della virtù militare. Le leggi parimente, e i coitumi degli Spartani non miravano altrove, che ad imprimer faldamente ne’ petti ancor giovenili il defiderio dell’honore, e’1 timor della infamia. Onde ne nacque, che nella loro ben iftituta città fu fempre in maggior prezzo havuto il morire honeftamente, che il vivere con vergogna . Ma oltre ad ogni altro fu di grande {limolo alle honorate imprefe, & da gli antichi, mafÌimamente in Atene , con molto iludio oifervato il coftume di lodar in luogo publico coloro , che per la patria combattendo havef-fero lafciata fa vita. La quale ufanza tanto più hora con- a 5 Tien-