Il wafdismo egiziano contro l’impero INGLESE ropea aveva richiamato l’attenzione del mondo sulla situazione egiziana, poiché ogni periodo vera-mente storico rimette in primo piano tutti i problemi che vivono in crisi permanente e potenziale. L’Egitto tenuto in schiavitù, veniva dai politici e dai propagandisti degli Imperi centrali additato come il punto debole del puritanesimo inglese. Cominciò allora la liberale campagna britannica, destinata a lasciar credere al mondo che non solo l’Inghilterra non sognava di trasformare in dominio la « temporanea occupazione », ma che forse pensava anche a compensare con una maggior libertà la progredita nazione mediterranea, che intanto dava all’impero, impegnato nella lotta contro il marco, uomini, danaro, lavoro. Parigi, dicembre 1919 Il 10 novembre 1914 Lloyd George, svolgendo ancora una volta il tema della lealtà e del disinteresse britannico, e collocandolo ancora una volta alla base della ragione morale secondo cui l’impero inglese sarebbe intervenuto nella guerra europea, affermava con incredibile audacia: « Chiamo l’umanità a testimone del disinteresse pieno e assoluto del Governo di Londra in questa guerra. Quanto è vero che esiste Dio, l’Inghilterra non brama neppure un pollice di territorio. Noi siamo entrati nel conflitto per puro sentimento cavalleresco, per difendere i deboli ». Testuale: novembre, dico, 1914. Esattamente trentacinque giorni dopo, il 10 di- 265