FORTUNOSO SALVATAGGIO DELL’INDIPENDENZA ALBANESE tà di soccorso. Vogliono essi, come potrebbe credersi, aprire le porte ad una rapida avanzata straniera? O mantenere la loro libertà e indipendenza? In tal caso considerino che l’unica grande Potenza decisa ad impedire il definitivo assoggettamento del loro territorio ai Serbi e ai Greci è l’Italia; che il centro dei nostri interessi economici in Albania è Valona, dove il governo indigeno non è riuscito a fare nulla che sia progresso o commercio, dove nulla si può fare senza il concorso materiale e morale italiano; che il nostro interesse a difendere l’Albania indipendente è legato all’amicizia o meno che essa ci offre; che è, comunque, interesse esclusivamente economico e politico, mirante a rendere quel territorio zona di transito per gli interessi italiani in Balcania. Gli Albanesi sono ad un nuovo drammatico passo della loro storia sanguinosa: considerino ora — mentre sono aggrediti da ogni parte — che la sincera ed utile amicizia italiana conviene loro assai più che non un’egemonia straniera o una spartizione fra balcanici o una continua minaccia di invasione. Parigi, settembre 1921 Della Torretta e Contarmi hanno risollevato, nei limiti del possibile, ma comunque sufficienti per garantire la futura ripresa di tutte le nostre posizioni in Albania, la situazione dell’Italia di fronte ai due Alleati e ai due principali interessati balcanici, e 105