RACCONTI POLITICI DELL'ALTRA PACE ranno rendere irriconoscibile la propria anima e di-ventare insensibili al proprio sangue, sanno già che per salvarsi dovranno rientrare in Patria. Roma, marzo 1939 Le fatali scadenze stanno per presentarsi; la con-quista dell’impero sta per provare l’inconciliabilità tra la nostra politica imperiale e demografica, basata su esigenze anche di prestigio, e l’emigrazione. Sovrasta a questo vasto moto di anime e di interessi il fatto « Impero », determinante e perentorio. Esso è stato preceduto da minori fatti concomitanti, quali le grandi bonifiche, l’agricoltura intensiva, lo sviluppo industriale, la valorizzazione delle vecchie Colonie. A queste necessità del primo tempo, che già ponevano il problema di una mano d’opera più abbondante, hanno dato mezzi l’ingrossamento delle file di operai e agricoltori che alimentano l’emigrazione interna, che è stata entro certi limiti sufficiente per le accresciute attività della Nazione. Però alle esigenze dell’impero (oggi limitate, ma di cui bisogna prevedere lo sviluppo geometrico dal giorno in cui, dopo la necessaria preparazione, comincerà il gettito delle fonti di nuove ricchezze) occorreranno ben più vaste organizzazioni di lavoro, masse umane omogenee, completamente e compattamente italiane nel senso integrale, poiché la fondazione di un Impero, per diventare fatto economico, deve prima vivere come fatto spirituale e politi-