« AMITIÉ » FRANCO-INGLESE PER LA TURCHIA E LA GRECIA San Giovanni di Moriana, era venuto a cadere l’intero Patto, per l’impossibilità di ottenere il consenso di uno dei principali interessati. L’Italia dunque non aveva più facoltà di sbarcare a Smirne e doveva rinunziare a questa missione, che pure gli altri due avevano separatamente e ciascuno per conto proprio riconosciuta e legittimata. Il divieto era stato comminato in forma ostile e brutale, con il consueto spirito con cui durante tutta la Conferei za erano perpetrate contro l’Italia le peggiori iniquità. Nei corridoi veniva ripetuta con compiacimento malvagio e con sleale soddisfazione la frase che Lloyd George aveva pronunziato, presenti i Delegati francesi: — C’est une bonne occasion pour jouer un mauvais tour a l’Italie. — Così, con incredibile premeditazione e con violazione patente dei patti di alleanza, gli Anglo-Francesi avevano un anno fa invocata la sparizione della Santa Russia dello Zar, di quello Zar che Lloyd George aveva lasciato fucilare senza neppur tentare di salvarlo. Uguale tentativo essi avevano una prima volta insinuato nel 1918, in piena guerra, subito dopo il crollo della Russia imperiale: quel crollo che un’abbondante, sicura e documentata letteratura inglese va oramai provando essere stato anche opera del Foreign Office, e precisamente e personalmente di Lloyd George: attraverso l’ambasciatore Buchanan egli ha favorito la sparizione della politica russa espansionistica, che voleva uscire dall’Asia e discendere in Europa, attraverso gli Stretti nel Me- 239