Separatismo renano, Santa Sede e nazismo venuto fusione, è cominciata l’azione — sbocco e sintesi di tutte le ragioni e di tutti i sentimenti. Quando la Francia intera è stata pronta ad affrontare una nuova guerra pur di rendere definitivamente feconda quella del 19x4, è cominciato lo sforzo per smembrare l’unità germanica e per indebolire l’efficienza generale italiana. Il rispetto della verità impone di ricordare che l’unico francese che si è rifiutato di eseguire la politica di smembramento della Germania è stato Cle-menceau il quale, nella convinzione che mai la Francia sarebbe riuscita a distruggere l’unità tedesca, aveva iniziato l’esecuzione della « politica di rimpiazzo » — {J’ai mon ersatz à moi — è la sua espressione) — quella cioè destinata a tenere indietro anche l’Italia, a impedirle ogni sviluppo e ogni espansione, mortificarla, impicciolirla, evirarla. Clemen-ceau non ammette nè in teoria nè in pratica la possibilità di smembrare la Germania, non crede che si possono sopprimere i frutti della politica del Secondo Impero, e che la storia tedesca moderna possa svanire per far luogo ad un ritorno della storia francese antica. Invano il Tigre ha insegnato alla giovane generazione che la politica separatista in Germania non è più praticabile, dal momento che la formazione dell’unità tedesca si è conclusa il secolo scorso. Un vasto epistolario inedito di Clemenceau, al quale ogni tanto accenna Tardieu quando si intrattiene con noi sull’argomento, sviluppa pienamente le ragioni di questa tesi. L’idea centrale di Clemenceau è che l’unità ger- 199