Separatismo renano, Santa Sede e nazismo somma alla quale bisognava impedire, ora con le arti della politica dinastica ora con la guerra, di rag' giungere l’unità nazionale. Queste differenze storiche non sono considerate decisive! La politica separatista in Germania è nella tradizione, e la Repubblica francese ha assunto l’eredità di tutte le tradizioni della Monarchia e dell’Impero; i grandi ministri dei Re di Francia presiedono agli studi ed alle opere del Quai d’Orsay; come tutti gli organismi saturi di tradizione, anche questo ha qualche volta il dono di una visione estremamente lucida e di un intuito perfettamente sicuro, l’uno e l’altro frutti dell’antica esperienza, ma altre volte è accecato dalla contemplazione astratta in cui è fisso, dal passato che distrae dal presente. Il possesso di una grande tradizione è per la Francia moderna un’incalcolabile forza, ma l’amministrazione di tale forza richiede, ora che i tempi sono mutati e anche le altre Nazioni sono grandi, intelligenze eccezionali. E non ci sono. La capacità di prendere dall’antico quanto esso ha di vitale e quasi di immortale, trasformarlo e rifonderlo con gli elementi della vita nuova, è una capacità creativa. Nella politica separatista il Quai d’Orsay non ha svolto quest’opera di adattamento della tradizione della vecchia Francia alla realtà della nuova Germania; ha tentato di applicare in blocco la politica del secolo XVIII alla Nazione Tedesca del secolo XX. Raramente si vide più completa e cieca inaderenza della teoria alla realtà. Dove condurrà questa follia? Come reagirà la Germania di domani? 205