« AMIT1É » FRANCO-INGLESE PER LA TURCHIA E LA GRECIA una notizia che dà il gusto ad un’ora, il totale a una somma, la spiegazione a un segreto, il significato a un mistero, il perchè a un interrogativo, il fermo a un esclamativo; la continuazione ai punti sospensivi. Esistono uomini capaci di vivere senza notizie? Esse sono come le donne: anche la più scema e la più brutta, ha sempre qualcosa di buono e di interessante. La notizia è il segno della vita: dove non ci sono notizie è la paralisi. Chi riesce a sapere riesce a fare. — Maestro — domandò Federico II a Voltaire — che cosa è la diplomazia? — Sire — rispose il filosofo — è uno speciale modo di trattare gli affari, nel quale c’è sempre uno che imbroglia l’altro. — Maestro, non vi sono eccezioni? — domandò preoccupato il Sovrano. — Sire, finora una: da tre secoli, l’italiano non è mai l’altro. — L’Italiano? E come fa, l’italiano? — Si informa — rispose Voltaire. (1741) Dunque arrivo a Boulogne. Piove dirottamente. Il portiere italiano dell’albergo dove scenderanno i Delegati dei tre governi mi aiuta a trovar camera al secondo piano, accanto agli appartamenti dei segretari. Questa cittadina marittima è simpatica e caratteristica, una specie di Torre Annunziata sulla Manica: provincia francese raccolta e seria, commercio, odore di sterline, pescatori con cappotti inglesi di fanteria, lievi pegni dell’alleanza vittorio- 235