RACCONTI POLITICI DELL’ALTRA PACE all’Inghilterra e la sanguinosa avventura riffana. O-ra per la prima volta essa si volta a guardare all’altra Nazione mediterranea, alla forza equilibratrice, l’Italia, cui sente di potersi appoggiare come ad un fattore naturale e insostituibile della sua prossima storia, se questa vorrà essere storia nuova — cioè rinascita, riacquisto di coscienza nazionale e medi-terranea, ricostruzione di una personalità già nettamente disegnata durante secoli. Perchè insomma il territorio del regno di Spagna dovrà necessariamente servire, nella prossima guerra, al passaggio delle truppe francesi di colore, che, provenendo dall’Africa, vorranno raggiungere i fronti occidentali della Repubblica senza attraversare un eventuale sbarramento di sottomarini italiani nel Mediterraneo? Quale condanna pesa sulla Spagna, per cui essa debba piegarsi definitivamente al secolare ricatto francese? Il Re e Primo de Ri-vera hanno deciso di tentare l’impossibile per liberarsi dalla catena e ritrovare le vie dell’indipendenza. Questo è il significato della loro presenza a Roma. Mussolini li ha accolti con l’atteggiamento che gli dettano la sua visione del futuro, il suo concetto del tempo e della pazienza come forze e strumenti della politica, e quel suo sesto senso per cui la storia, nel suo cervello, si anticipa. A Rafael Sánchez Mazas, giovane spagnolo rivoluzionario e nazionalista col quale ho stretto affettuosa amicizia, ho domandato : — Ma che cosa sarà infine necessario, che cosa dovrà accadere in Spa- 188