Borghesi e conservatori versagliesi nell'Europa Socialista ranno schiacciati fra Lenin intransigente, che preme loro sul capo dall’alto, e la massa organizzata francese disposta a tutte le transigenze, pur di vivere con pace la sua vittoria sanguinosamente acquistata. Gli estremisti parlamentari non possono, da soli, più nulla. Non dispongono di forze effettive nella Camera ed hanno bisogno di appoggiarsi sulle organizzazioni sindacali e sulla Confederazione Generale del Lavoro per sviluppare una qualsiasi azione. La Confederazione del Lavoro, che ha più esperienza di loro e sa quanto son costati gli ultimi falliti tentativi rivoluzionari, li lascia parlare e si mantiene in riserva. Un esempio eloquentissimo se n’è avuto nell'occasione della visita dell’Adamson e del Grossling, i due laburisti inglesi venuti ad illustrare la formula dei « consigli d’azione », coi quali i politicanti del socialismo ed i capi del sindacalismo avrebbero dovuto prendere pieni accordi. La formula non è stata adottata, e il nodo della questione è apparso essere qui: fino a che le organizzazioni del lavoro resisteranno al comando dei politicanti del socialismo, la macchina rivoluzionaria non marcerà. La macchina proletaria! 11 signor Millerand, exagitatore socialista, ex-Ministro della Guerra, ex-oratore popolare, la conosce a fondo, questa macchina; la sa disciplinata, patriottica, amante dell’ordine, indifferente alla politica, accessibile ai sentimenti e alle idee generali tradizionali. Aiutato dalla stampa, forza fedele di tutti i governi, strumento diretto e docile della politica governativa, egli ricomincia quell’amoroso lavoro, mai del resto interrotto, di 337 22