RACCONTI POLITICI DELL'ALTRA PACE un po’ li ha istruiti all’europea, e sta per lanciarli alla riconquista della città. I Greci sono stretti dall’assedio imminente e la minaccia preme paurosa, come una bufera che nessuno potrà arrestare. La Turchia di Stambul, la Turchia ufficiale del Sultanato, ha firmato il Trattato di Sèvres che ne fa in sostanza una colonia anglo-francese, e un Damad Ferid a Costantinopoli, maneggiato da Londra, si piega a tutto, subisce tutte le mutilazioni, offre tutti i servigi, offre tutto il Paese. Ci sono due Turchie, in sostanza: quella di Stambul e quella di Ankara... La prima ha perduto la guerra, la seconda vuole la rivincita. Le simpatie istintive, e non soltanto istintive, della gioventù italiana vanno ad Ankara: Ankara è Fiume, per noi: è un altro assalto al Trattato: finche ci sarà un contadino turco in Anatolia, nessun soldato greco potrà dormire a Smirne. Boulogne'SW'Mer, luglio 1920 I Greci sono in situazione molto critica. Venizelos è a Parigi e a Londra, per chiedere aiuto e soccorso. Se avrà danaro, mezzi, cannoni, navi ed ufficiali alleati, tenterà di rompere l’assedio, uscendo da Smirne e muovendo all’attacco delle colline circostanti occupate dai Turchi di Kemal; e mentre salverà la posizione della Grecia gravemente compromessa e la sua personale posizione scossa fino dalle fondamenta, darà modo sopratutto all’Inghilterra di raggiungere l’obbiettivo che essa ha de- 211