Il wafdismo egiziano contro l’impero inglese zione superiore, nè da allora ha perduto terreno. La sua resistenza è uguale e serrata. Oppone metodo rivoluzionario a metodo egemonico. Oggi l’Europa sa che l’Egitto non si rassegna. Domani, alla prima crisi, gli Egiziani non combatteranno più nei territori delPOriente mediterraneo al servizio degli Inglesi. Questo è fatale. Londra, mar lo 1920 La Conferenza ha definitivamente livré l’Egitto nelle mani degli Inglesi. La Francia ne ha ottenuto in compenso una maggiore arrendevolezza britannica sulla questione del mandato siriano, ed una promessa ancora più formale di riconoscimento di mano libera in tutto il territorio contiguo al Riff, nel Marocco, cui la Repubblica ambisce: così essa si prepara a chiudere vantaggiosamente, con un do ut des sufficientemente proficuo, la pericolosa e drammatica partita marocchina aperta con la Germania nel 1912, nelle acque di Agadir. Parigi ha fatto il suo affare, e le resta sempre il regime capitolare in Egitto come strumento adeguato, per la affermazione dei suoi grandi interessi finanziari e culturali. L’Italia ha cercato per quanto ha potuto di impedire che l’Egitto fosse incatenato, ma non vi è riuscita. Sola, debole, priva di una visione veramente organica dei suoi interessi mediterranei storicamente visti e sentiti, schiava della tattica ricattatoria impostale dagli « Alleati » sul problema a-