RACCONTI POLITICI DELL’ALTRA PACE ma l’Inghilterra aveva con se il Giappone, come sempre avviene nelle questioni di esclusivo interesse europeo, ed ha aiutato i Greci, mentre da parte loro i Serbi hanno domandato la parte settentrionale dell’Albania fino al Drin, col possesso di Scutari, sostenendo che la vallata del Drin costituisce per il loro paese la sola via diretta di sbocco verso l’Adriatico. In sostanza la politica inglese esige e prepara la spartizione albanese. Dicono in genere i giornali inglesi questo: che l’Italia è disposta, sì, ma ufficialmente, per modo di dire, per salvare le apparenze, per fare il solito gesto machiavellico, a domandare l’indipendenza albanese nelle sue naturali frontiere; ma che in fondo è ben felice che tale domanda non venga accolta, perchè un’eventuale spartizione dell’Albania — insinuano — voluta dall’Inghilterra darebbe all’Italia il diritto di chiedere per sè il riacquisto di Valona. In altre parole lord Curzon, che non svolge notoriamente un’azione singolarmente affettuosa per l’Italia, ci avrebbe fatto il favore di respingere la nostra domanda di un’Albania indipendente, per metterci in condizione di chiedere e ottenere Valona, in cambio di quell’Epiro che l’Inghilterra vuole dare alla Grecia e di quelle altre terre del Nord che lo stesso Foreign Office vorrebbe forse assegnare alla Serbia. Ora, se si considera con spirito onesto la nostra politica con Tirana dall’Accordo in poi, se si leggono con obbiettività e si interpretano senza eccesso di fantasia le dichiarazioni del Ministro della 98