RACCONTI POLITICI DELL’ALTRA PACE britannici. Perciò vuole « attenuare » alcune clausole: a danno di chi? La Francia è in sospetto e in agguato: se gli Inglesi credono di potere all’ultima ora offrire ai Tedeschi. affinchè firmino il Trattato, concessioni negoziabili, attenuazioni e compensi equilibratori, e vogliono accordare tutto ciò a spese della Francia, si sbagliano. Le due settimane precedenti questa giornata, la cui « portata storica » potrà essere tanto diversa da quella che i suoi attori principali sperano, sono state definitive: il compromesso morale tra i due egemoni è concluso, e nulla può disfarlo se non il grave danno di tutti e due. Sono legati dalla complicità. Il tentativo di Lloyd George è troppo sottile: egli non capisce che, a questo punto, se si svelle una sola clausola, si scardina tutto e il Trattato crolla. I Francesi lo sanno, e non temono. Se gli Inglesi insistono, Clemenceau tirerà in ballo e metterà in imbarazzo davanti al mondo TAmeri-cano, Wilson. Costui ha avallato tutto con la sua sanatoria puritana, ha consacrato tutto con la sua ortodossia mistico-affaristica, ha legittimato tutto con il suo super-diritto. E ora vuol tornare a Washington perchè la casa brucia... (il popolo degli Stati Uniti ha finalmente capito quale osceno baratto è stato fatto a Parigi dei « principi » e dei « punti » e sta per spezzaie l’immagine del suo profeta da strapazzo). Quando entra Foch, un mormorio di rispettosa indicazione della sua austera persona si leva da tutte le parti. Si racconta che in questi ultimi giorni il 42