DELLA GUERRA Di CIPRO LIB. III. 281 veggendo arderti , & depredarti le loro ifole, & i nemi- 1572 ci vinti infultando , come vittorioti, minacciare ogn hora maggior danni , & vergogna; & dall’altro canto gli amici, & Confederati non commovendoti per quefti ma- £ ^ li ò per maggiori pericoli , procedere con grandiitima ^de'con-lentezza in tutte le cofe, non altrimenti che fe già fui- federaU' fero itati i nemici debellati aifatto, & che più non s’ ha-veife a combattere, ma ti poteife godere in otio il frutto delle vittorie . Di quefta tardità s adducevano varie cagioni, & fe ne facevano molti difcorti , predando coti fatta maniera di procedere de gli Spagnuoli grande occatione a tutti di ma-raviglia. Eraniì molte voci fparfe , che i Franceti , non l*J” tar" più fecretamente , come per lo paflàto ti credeva chefat- “tl ' to haveifero , ajutando i Fiamenghi, ma fcopertamente , & con publico contiglio fuifero per aifalire gli flati del Rè Cattolico : a quello eifere indrizzato 1’ apparecchio, che ti faceva alla Rofciella , di più di cinquanta legni armati , co i quali era già difegnato, che doveife uicire Filippo Strozzi ; a quello mirare 1’ adunatione di genti, & lo llrepito di armi , che s intendeva eifere nel regno di Navarra; però a queili moti tanto importanti, & tanto pericoloti , convenirti a gli Sgagnuoli di ilare vigilanti, & non impiegare le loro forze di mare , nelle quali era all’hora ridotto il loro maggiore sforzo di guerra, in im-prefe lontane, ti che non poteifero eifer pronte, fé lo ri-chiedeife il bifogno, alla difefa delle cofe proprie. Altri mJtt“"* diverfamente difcorrendo , affirmavano , quefti moti di Francia per fe fteifi di poco momento, da gli fteiti Spagnuoli eifere fatti maggiori, per coprire con quella apparenza i loro più veri, & più fecreti configli ; i quali ti vedeva , che con grandiiìimo artificio miravano a tenere in modo bilanciate le forze, &c la potenza del Signor Turco, & della Republica Vinetiana , che nè l’uno, nè 1’ altra veniifead eccedere lo ilato, nel quale ti ritrovavano. Però giudicando , per la ticurtà de’Vinetiani eiferti fatto aflai, co 1 rompere l’armata Turchefcha, & impedirle i mas-