II BENESCH, GLI « STATI SUCCESSORI » E IL NAUFRAGIO ADRIATICO Quartier Generale italiano, marzo 1917 Il nome di Benesch sale quassù, spinto e avviato verso di noi dalla Capitale, e precisamente dal Mi-nistero degli Esteri. Anzi comincia soltanto adesso a salire fin quassù: fino ad ora noi lo ignoravamo o quasi. Prima lo abbiamo appreso dal generale De Gondrecourt, Addetto militare francese, uomo di cultura oltre che di carattere, e che, come gran parte degli alti gradi di quello Stato Maggiore, si occupa e si preoccupa con penetrazione e con tenacia della politica internazionale, dei suoi uomini, dei suoi metodi. Poi lo abbiamo ascoltato dal generale Radcliff, Addetto militare inglese, che ha tutta l’aria di insinuare tra noi questo nome slavo su istruzioni superiori, e che non sembra averne compresa nè l’importanza nè la tempestività dell'apparizione. Radcliff è sommario, empirico e pratico: — « È un grande nemico dell’impero austriaco » — ci dice. Già: come se noi fossimo qualcosa di diverso. Così il nome del rivoluzionario boemo è, dal primo momento, accreditato presso il Quartier Generale 55