RECUPERO DI ITALIANI SPERDUTI NEL MONDO Il recupero degli Italiani rientra in un quadro ben più vasto di politica generale: popolare l'Inv pero di Italiani, e diminuire il numero dei connazionali almeno nei paesi stranieri caratterizzati in senso non favorevole all’orientamento fascista, costituisce la concorde e duplice espressione di una sola direttiva politica: si tratta di una manifestazione concreta di adeguamento — diciamo la grande parola — imperialistico e non rimandabile della potenzialità umana della nuova Italia alla sua pò-tenzialità politica. Il nostro potenziale umano non può più contribuire ad accrescere il potenziale politico di altri Stati, amici o avversari che siano. Le restrizioni doganali, commerciali e valutarie debbono necessariamente sboccare neH’avvaloramento di tutti i fattori autonomi originali costituenti la potenza della Nazione: primo fra tutti il fattore uomo. Verrà il momento in cui l’opera più insigne di italianità all’Estero del Fascismo, consisterà nel diminuire il numero degli Italiani oltre frontiera. Il graduale rimpatrio degli emigrati che vorranno ritornare non sarà cosa facile: quasi nessuna cosa seria è facile. Le difficoltà saranno molte, e potranno essere sormontate soltanto con un considerevole sforzo di energia, di pazienza e di sagacia: vi saranno ostacoli obbiettivi, insiti nel meccanismo medesimo deH’iniziativa, e vi saranno ostacoli artificiali, messi avanti da interessi stranieri contrastanti ai nostri. Alcuni hanno parlato di rimpatrio con linguaggio disinvolto, perfino retorico e romantico, non degno della nobiltà e dell’asprezza del 311