Il wafdismo egiziano contro l’impero inglese fabbricants d’outres et de tamis, selliers, serruriers, etc. ont vu s’élever sur les ruines de ces industries, les cafés et les boutiques qui regorgent de marchandises européennes ». Era il trionfo, dopo alcuni lustri di soppressione violenta, di ogni iniziativa indigena. I medesimi metodi furono portati nel campo commerciale, con analoghi risultati. Tutta la legislazione commerciale è antica, difettosa, opposta ai metodi moderni, lo sviluppo della produzione è lasciato alle cure private, ma il governo nulla può fare per accrescerlo; i grandi canali del Paese non sono tutti navigabili; solo da cinque anni una rete ferroviaria indigena è venuta ad aggiungersi alla rete dei trasporti già esistenti prima dell’occupazione inglese; una sola scuola superiore di commercio è stata aperta; e quanto alla esportazione del cotone è utile riprodurre quanto ne scrive Léon Polier, noto economista, che ha studiato il problema per conto della Francia: « Le marché des cotons d’Alexandrie est un marché secondaire et faible. Il jouit tout de même d’une certaine autonomie malgré la très sensible influence conformatrice des cours des grands marchés américains, grâce à l’unique et précieuse qualité de coton de la Vallée du Nil. Ce monopole de qualité est sa seule sauvegarde. S’il venait à être battu en brèche, comme il y a lieu de le redouter, par la compétition des pays producteurs nouveaux ou par le progrès de l’industrie textile, capables de tirer un meilleur parti des cotons plus médiocres, 285