Africa, Mandati, Gibuti: jamais, jamais, jamais. talia avrebbe « accettato volentieri l’onere di un mandato se è un onere e l’onore se è un onore »! Poi ha rievocato le capacità colonizzatrici degli Italiani dal tempo dell’impero Romano... Sonnino lo avrebbe tirato per la giacca consigliandogli di non insistere troppo, per non rendere ancora più ostili a noi gli Alleati, nell’imminenza della decisione per le questioni Fiume-Dalmazia. Aldrovandi avrebbe premuto per una reazione qualsiasi, una protesta, una riserva, ma avrebbe ottenuto scarsi risultati presso i suoi Capi. Lloyd George e Clemenceau — dopo aver affermato per bocca del primo che l’Italia non ha partecipato alla guerra africana — si sarebbero dichiarati in massima favorevoli all’esame delle rivendicazioni italiane « nei limiti dell’art. 13 del Patto di Londra », anzi sarebbe stata nominata una commissione interalleata per esaminarle: rettifiche di frontiera, null’altro. Si dice che Clemenceau avrebbe detto: — Ma quali acquisti abbiamo fatto noi e gli Inglesi, per cui debba giuocare il nostro obbligo di compensare l’Italia? Noi abbiamo accettato dei mandati, cioè dei carichi, non delle terre in sovranità! —. Jamais nous ne pourrions donner une pcirtie de l’Afrique allemande aux Italiens —. Orlando, consapevole della irreparabile sconfitta africana, è uscito dalla riunione disfatto. L’Ambasciatore Saivago Raggi, la cui energia fa standard nella diplomazia italiana, non avrebbe potuto trattenere lo sdegno e la reazione, e avrebbe manifestato al Presidente del Consiglio tutti i suoi pensieri e tutti i suoi sentimenti sulla nostra resa a di- 127