— 86 — boooon di IMischi cedui o di macchia cespugliosa, si conclude che essi rappresentano il 35% della superficie totale del paese. Il legname si esporta in modesta quantità verso l’Italia, mentre il carbone fatto sul luogo trova in parte lo smercio in Italia, in Grecia e in Dalmazia. Lo sfruttamento di una zona forestale nel bacino del Mati, presso Patos, è stato concesso alle Ferrovie dello Stato italiane, ed alla « Società Italiana per le Foreste dell’Albania » (S. LI*. A.); la quale ha costruito all’uopo un lungo pontile dove possono accostarsi i velieri per il caricamento del legname. Non mancano però i scettici sulle decantate ricchezze forestali dcH’Albunia, i quali osservano che in genere vi si esporta legname da ardere mentre vi si importa legname «Lt opera, per cui tale commercio rappresenta per lo Stato albanese un passivo ili circa 70000 franchi oro all’anno.* Questo è un capitolo molto discusso, ritenendo qualcuno che la ricchezza forestale albanese sia una miniera ancora vergine, inesauribile, alla quale si possa attingere con dovizia ; da altri ritenendosi invece che la riserva sia logora e deteriorata, poco suscettibile di largo sfruttamento. Conclude l'articolista succitato che, a suo parere, il patrimonio forestale dell'Albania più povero di quanto sostengono gli ottimisti, ma è più ricco di quanto affermano i pessimisti. E logica mi sembra anche l’osservazione dell’autore che le sopra valutazioni, anche se fatte in origine dii persone competenti e in bui Mia fede, risii Igono al tempo deH’antcguerra, quando l'Albania non era ancora diventata il martoriato campo di battaglia di quattro o cinque eserciti invasori che vi si diedero appuntamento, e, fra i molti rici»rdi che vi hanno lasciato, uno dei più gravi £ proprio il depauperamento delie sue foreste. K a questo depauperamento bellico si aggiunga quello deil'ordinaria amministrazione quotidiana, favorito (tallii mancanza di disposizioni legislative in proposito e dalla discrezionalità consentita in questo campo a chiunque. Ad ogni modo, cosi coni è oggi, questo patrimonio fo- 3. Cfr. I. MovtaXBLIJ ; Op. rii.