Borghesi e conservatori versagliesi nell’Europa Socialista berta d’organizzazione: è fuori della legge del tempo, e quindi contro lo spirito che regola veramente la storia. Esso non contiene nessuna idea nuova, nessun lievito vitale: tutto è vecchio, nel Trattato di Versaglia: la concezione delle responsabilità, quella della giustizia, quella dell’ordine: tutto in esso è fondato sulla prepotenza, e pertanto nulla è costruttivo: è un letto di costrizione, non uno strumento di restaurazione. Può aiutare a morire, non a vivere. Il Trattato ha strappato con violenza alcuni milioni di Tedeschi allo Stato germanico, e con la violenza ha messi insieme alcuni Stati minori composti con nazionalità diverse e nemiche tra loro — cioè ha compiuto consapevolmente opera contro il principio di nazionalità — in un periodo del mondo in cui il nazionalismo ha trionfato su ogni altra idea e su ogni altro sentimento del tempo: cioè il Trattato ha fatto opera di vecchiaia, destinata a morire presto, perchè i nazionalismi saranno la forza principale di domani. Il Trattato ha diviso le Nazioni in ricche e povere, in capitaliste e proletarie, nel periodo sociale in cui la distribuzione più equa delle ricchezze è uno dei principi adottati dai politici e dai pensatori di tutta l’Europa; e cioè ha fatto opera reazionaria in un periodo in cui l’idea socialista, in forma e specie più o meno diverse, invade la coscienza del mondo moderno: cioè ha fatto opera di vecchiaia, destinata a morire presto, perchè il socialismo sarà una delle energie motrici dell’Europa prossima. Il Trattato ha obbligato il nemico vinto al di- 359