Inghilterra e Ceuta, Spagna e Tangeri gnuola, che può riassumersi in questo concetto: graduale riacquisto della libertà internazionale. Naturalmente l'impero inglese non ha avuto Ceuta e non ha dato Gibilterra. Roma, luglio 1920 A Roma da qualche settimana, posso facilmente constatare che nel nostro Paese nessuno si occupa della Spagna. Solo qualche funzionario appassionato ha preso l’iniziativa personale d’informarsi sulle conversazio-ni di Re Alfonso a Parigi e a Londra. Le notizie che 10 stesso reco in proposito giungono nuove e gradite: nessun particolare era qui conosciuto, e non era neppur sospettato lo spirito portato dalla Spagna nelle trattative nate ed abortite nel medesimo momento. Nessuno ha letto qui il discorso di Ro-manones, che pure l’Ambasciata di Madrid ha trasmesso integralmente, segnalandolo in modo speciale. Noi siamo fuori di questo ridestarsi di gelosie e di solidarietà iberiche con le altre Potenze mediterranee. Ho scritto per Videa Nazionale un articolo che 11 giornale ha pubblicato, e ha suscitato un vago interesse tra le poche personalità che non si sono lasciate completamente accecare dalla questione a-driatica. Esso conclude: « Nella Spagna sorella si gettano le basi di al-« leanze continentali e mediterranee con le grandi « Potenze uscite vittoriose dal conflitto, ma fra esse « non è noverata e neppur nominata l’Italia, che 181