RECUPERO DI ITALIANI SPERDUTI NEL MONDO sommesse, estremamente prudenti, ma tuttavia in-telligibili appieno da chi vuole capire, parole di abile, volonterosa, persuasiva tendenza ad accettare il fatto compiuto: lì dentro hanno capito, con calcolato anticipo, che, qualunque forma e sostanza il Fascismo potrà assumere in seguito, sarà indubbiamente esso a salvare all’Italia, almeno all’Italia, alcuni valori essenziali dell’ordine, del principio di autorità, della gerarchia, — i valori sui quali la Chiesa continua da secoli a edificare. L’esercito è al proprio posto, e, come sempre, segue l’esempio del Sovrano e il monito che Mussolini ha fatto discendere su un folto gruppo di ufficiali. Le banche e gli affari respirano perchè il pericolo del comuniSmo è sventato, ma il loro respiro manda soltanto fiati conservatori. Al sommovimento palese e sotterraneo di interessi, passioni, speranze e paure, che scuote Roma e da Roma si allarga all’Italia, si sottrae una zona, una zona illustre della città, la Piazza dove si fronteggiano il Quirinale monarchico e la Consulta tradizionalista occupata dal Rivoluzionario; i due storici palazzi sono già legati da una solidarietà fiduciosa e tacita, intorno ad essi si fa il silenzio, la gente percorre rispettosamente le larghe strade adiacenti; l’insieme degli edifici, dei colonnati, delle rampe, dei giardini circondati da alti muri, dei portoni che hanno una personalità, dei cortili dove si spegne l'indiscrezione, formano un ambiente a sè, generano un clima particolare ed austero, dove un patto, stipulato e custodito, già agisce. 301