Africa, Mandati, Gibuti: jamais, jamais, jamais no e appongano la firma di quest’Italia capricciosa e recalcitrante al Trattato contro la Germania, o semplicemente per rendere ancora più inefficienti agli occhi dei vincitori e dei vinti il prestigio, la dignità, la rispettabilità, la stessa figura morale dell’Italia, e irriconoscibile perfino il suo volto di vincitrice, hanno invitato i plenipotenziari d’Austria a recarsi da Vienna a Saint-Germain, per sentirsi a loro volta presentare le condizioni di pace. I Delegati dell’impero absburgico da noi debellato e distrutto, invitati senza la partecipazione dell’Italia, durante l’assenza dell’Italia, anzi appunto e soltanto perchè l’Italia s’è allontanata, e s’è allontanata per resistere alle soperchierie, per protestare contro le iniquità degli « Alleati »! L’Austria da noi battuta, quella contro la quale abbiamo voluta, condotta e vinta la guerra affinchè ci restituisse i fratelli da secoli sotto il suo giogo, l’Austria con la quale durante tutto il conflitto gli « Alleati » hanno tentato, di combinare la pace separata ai nostri danni e alle nostre spalle, è chiamata al redde ra-tionem senza che ci sia l’Italia, unica gloriosa protagonista dell’immenso dramma storico, entro il quale s’è dissolto, per nostro solo valore e per nostra sola intelligenza, la Duplice Monarchia che ha incatenato per cinque secoli tante razze dell’Europa centrale! Il povero galantuomo Renner — cancelliere socialista di Vienna, che ha un solo autentico pensiero politico: creare l’amicizia tra Italia e Austria — sarà a Saint-Germain il 16 di questo mese, 117