RACCONTI POLITICI DELL’ALTRA PACE nario d’Italia, è stato richiamato e collocato a riposo. Null’altro è occorso al carattere fiero degli Spagnuoli, per spingerli a dare pubblicamente all’augusto viaggio il significato politico che esso effettivamente ha avuto, e ha voluto avere. La politica del Conte Romanones che accordava ai Francesi l’alleanza purché essi corrispondessero alla Spagna equi compensi nel Marocco è compieta-mente fallita. Fallita perchè la Francia ha rifiutato a Madrid la sovranità su Tangeri e ha voluto farne una città internazionale con una limitata partecipazione della Spagna; fallita perchè nella zona francese del Marocco vengono ordite tutte le trame della diplomazia parigina e del ribellismo indigeno contro l’affermarsi del prestigio e quindi dell’effet-tivo dominio spagnolo; fallita infine perchè, in questi tre anni dopo la firma del Trattato di Versaglia, la Francia ha dimostrato, con il tradizionale e incredibile accanimento con cui essa si adopera sempre a diminuire nel Mediterraneo e in Europa il peso e l’influenza dei Paesi latini, di voler dare alle sue relazioni con la Spagna una sola interpretazione ed applicazione: quella della piena, assoluta e incondizionata sottomissione spagnola alla volontà e-gemonica francese. Per tre anni il governo conservatore e remissivo di Madrid, impersonato nel Ministro Santiago d’Alba, ha sopportato le prepotenze, le umiliazioni e i danni che venivano agli interessi spagnoli dalla politica orgogliosa e pericolosa del Quai d’Orsay. In sostanza Berthelot veniva tenacemente applicando 184