Inghilterra e Ceuta, Spagna e Tangeri « di gente che riconsacri, nella vecchia Europa la-« tina, che non vuol morire nè sotto il protestante-« simo nè sotto i duri prezzi anglo-sassoni, una se-« ria prima solidarietà etnica, semplice e naturale, « pratica e viva, politica ed economica, tra l’Italia « e la Spagna ». Roma, estate 1923 Il viaggio ufficiale di Re Alfonso e del generale Primo de Rivera in Italia ha segnato, ad unanime giudizio degli Spagnuoli e degli stranieri che si interessano alla loro politica, l’inizio di un possibile radicale cambiamento dell’azione internazionale della monarchia iberica. Il famoso discorso programma del liberale Conte di Romanones, che nel 1919 aveva disegnato un progetto di alleanza tra Madrid, Parigi e Londra — mettendo come sola condizione ai due Occidentali che alla Spagna venisse riconosciuta la sovranità su Tangeri e accordata l’assoluta tranquillità della zona marocchina, — ha perduto ogni senso ed ogni portata proprio in queste settimane, a Roma. A Roma la enorme delusione spagnuola • per il mancamento di fede francese è venuta a cercare uno sfogo, un compenso ed una contro-assicurazio-ne. Ancora una volta, la Francia non ha saputo nascondere la sua ira: l’Ambasciatore francese a Madrid, per non essere riuscito a impedire la visita ufficiale del Re di Spagna al Re d’Italia e del dittatore militare spagnolo al Capo del governo rivoluzio- 183