Africa, Mandati, Gibuti: jamais, jamais, jamais rie non si costruisce: bisogna prima spianare il ter-reno, e raggiungere un certo livellamento che con-senta il collocamento di nuove fondazioni, e questo livellamento non può ottenersi che con la politica piana, con la ripresa delle amicizie esterne e della fiducia interna, le quali possono raggiungersi solo se saranno evitate le avventure, i colpi rischiosi e nuovi insuccessi. In sostanza il suo è il linguaggio di un paterno ed accorto curatore di fallimento, che non farà neppure un’enorme fatica onde realizzare al peggio le reali attività: raccoglierà quel che potrà, forse per far presto e perchè non ha più fiducia. E tanto insiste su questi motivi, che a un certo punto mi vien fatto di chiedergli rispettosamente perchè allora ha accettato di essere Ministro degli Esteri e Capo di una Delegazione senza speranze, naufraga nel momento stesso in cui è varata: non era meglio che un uomo come lui non si sobbarcasse a tanto e così poco onorevole peso? Tittoni ha parlato fino a quel momento con voce pacata e con periodi lunghi, tenendomi seduto di fronte a lui seduto, aprendo spesso le mani e distendendole sul tavolo, con un gesto che penso debba essergli abituale. Si esprime con il tono di un prelato dalle forme condiscendenti, ma in sostanza autoritario. La barbetta a punta lo rende originale e diverso dagli altri. Le sue pesanti palpebre, più spesse negli angoli interni, restano talora anche per dei minuti abbassate, così che lo sguardo non è visibile: ho voglia di curvarmi per guardarlo da sotto in su. Poi ho r impressione che mi ripeta cose astutamente 137