248 perseverar più che mai in voler vedere il fine di questa impresa , e che aì mandano da fanti dieci mila con il Leva. Quelli della terra ogni giorno sono a scaramucciare co’nemici,e sempre onorevolissimamente ed utilmente. La cavalleria per il paese continuamente fa nuove prede , ed impedisce molto le vittuarie al nemico ; e la compagnia di Jacopo Bichi ha preso in tre fiate da circa cavalli trecento, de’quali ne sono da cento da guerra. Hanno deliberato di vendere, e così ogni giorno si vendono al pubblico incanto, tutti li beni mobili e stabili de’ fuorusciti , nè mancano compratori che li pagano come se non vi fosse guerra , ed oltre il denaro che recuperano di questi beni, il quale sarà una gran somma, hanno posto un'angaria di ducati trenta mila da pagarsi per tutto questo mese, e già è tutta esatta , tanta è la prontezza d’ ognuno ed il desiderio di difendersi e conservare la loro libertà. Ed alla grazia ec. Di Firenze li 19 di Novembre 1529. CARLO CATELLO LETTERA LXYI. SERENISSIMO PRINCIPE Da poi le ultime mie de’ 19, i nemici, a’21, dalla mattina fino alla sera, tirarono al campanile di San Miniato da colpi cento cinquanta, nè però vi fecero nocumento di sorte che sempre da quello non fosse loro risposto , e che continuamente non faccia loro molta offen-sione. Ogni giorno questi della città sono in scaramuccie 1 Senese. Di lui dice il Varchi, e dice il vero , che se innanzi tempo non moriva, come si vedrà, avrebbe pareggiato così di valore e di fede come di cortesia i più prodi campioni, e più leali c gentili de’tempi suoi*