VINTTIANA LIB. X. 9S ma come ricorrendo a quett* ultimo rimedio vi fi pofe il 1539 fuoco , fece cofi tardi l’effetto , che fu a Turchi data commodità di levarfi dal pericolo ; & le ruine cadendo dalla parte di dentro, ammazzarono molti de’ difenfori. Havevano fimilmente gli Spagnuoli da un altra parte, ove {limavano più pericolofo Y att'alto , fatta fimilmente la mina; ma i Turchi aVifati di ciò da un foldato rifuggito, s erano attenuti d’accoftarfi al luogo del pericolo. Però i foldati perduti d’animo , poiché ogni loro fatica , & induftria riufciva vana, trovandofi dalle perpetue fatiche, & difagi, & dall’ artigliarle de’ nemici confumati, deli- Etsforiang berarono ( cedendo alla difefa della terra ) di ritirarfi nel- ; foi^tu la rocca, nella quale entrò il capitano Ario Maceno , & "‘"¿f”'1' alcuni altri capitani con circa ottocento foldati. Ma il capitano Sarmento, anteponendo una gloriofa , benchecer- mil capU ta morte, ad una incerta , & poco honorata fperanza tal"oyt di falute , fermandofi nella città con alcune compagnie gZnu. più fcielte, dopo havere foftenuti un pezzo valorofamen-te i nemici, fopravenendo di loro numero maggiore, fu con tutti i fuoi foldati tagliato a pezzi. Poco dopo con- Et m fiderando quelli eh’ erano nella rocca, non poter ivi fare della rocca lunga remittenza contra tanta gente , s arrefero a difere- s^rrend°-tione , ma con fede di Barbaroifa di dover loro falvare la vita, & la libertà. Nondimeno, come prima fi furono arrefi , gli fece porre in galea al remo, adducendo, havergli comprati da’ Gianizzeri, alli quali appartenendo-fi, come preda, le perfone loro, non haveva egli potuto altrimenti difporre ; talché delli quattro mila Spagnuoli , eh’ erano a quella cuftodia, niuno n’ andò libero, & falvo, effendo parte morti, e parte condotti in fervitù , pagando finalmente le pene delle tante feelerità , che havevano commetto, militando per fpatio di molti anni in Italia, & principalmente al tempo del facco di Roma. ^ano/ice. Racquiftato Cailel nuovo , fi drizzò l’etterato vedo dta'Tur-Riiano, il quale dal cattellano Luigi Zane gli fu cedu- cch0'JZ%. to lenza contratto, non effendo nè la fortezza della terra , nè il prefidio ballante a difenderla . Haveva prima Bar-