455 per la quale fu giudicato dall’imperatore ch’ella come figliuola dovesse averne il possesso 1. Pretende ancora in certo modo la casa di Savoia sopra il regno di Cipro, come sa e me ne scrisse già la serenità vostra, di che ne parlano apertamente li sudditi di sua eccellenza. Ma per le ragioni che dicono, a me pare che non abbiano causa di ricordarsene, non chedi pensarvi o parlarne per modo alcuno ‘. Dicono questi che 1 II compimento di questo desiderio del duca Emmanuel Filiberto non fu ottenuto, come è noto, che un secolo e mezzo dopo per opera del re Vittorio Amadeo I. a L’isola di Cipro apparteneva agli imperatori di Bisanzio, quando Riccardo cuor di leone re d’Inghilterra, per vendicarsi di quegli abitanti che avevano spogliato i naufraghi suoi soldati, allorché andando crociato in Palestina fu cacciato da una tempesta su quelle spiaggie , se ne impadronì. Ritornando in Europa, Riccardo investì di quel dominio il francese Guido di Lusi-gnano; la discendenza del quale tenne quel regno fino al ¡4^3 epoca della morte di Giacomo decimoquarto re della sua stirpe, figliuolo che fu naturale, ma in appresso legittimato, del re Giovanni HI. Sorsero allora due contendenti sul diritto di quella successione; la sorella e la moglie del defunto. La prima, non amettendo la legittimazione di Giacomo suo fratello, aveva fino dall’anno i4^9 sposato Luigi di Savoia onde ottenerne valido soccorso, e veramente venne a capo, per un istante, d’ impadronirsi del regno. Ma Giacomo aiutato dal soldano d’Egitto ritornò presto in istato, e seppe così bene difendersi e stabilirsi , che Carlotta perduta ogni speranza di liu< n successo, si condusse, come dice la Relazione, in Roma, ove morì nel 1487. La moglie del re Giacomo, mancato senza figli, la quale, da poi la morte del marito fino a quest’epoca, aveva saputo conservarsi nel trono legatole solennemente da quello, venne in determinazione di abdicare: e la contenzione per il possesso di quel regno, che fu prima tra le due donne, venne a continuarsi fra la casa di Savoia e la repubblica di Venezia. La prima allegando il testamento a proprio favore della principessa Carlotta, l’altra un titolo che parve degno di maggiore considerazione , cioè la donazione spontanea, ed in un tempo la legittima successione della moglie del defunto re Giacomo; la quale essendo nata di casa Cornaro veneziana, cd adottata per figlia dalla repubblica in occasione del suo matrimonio col re di Cipro, veniva colla donazione che fece di quel regno a Venezia a sancir quasi la legale conseguenza della adozione. Ma qualunque fosse la validità legale dei titoli delle due parti, Venezia prese il possesso dell’ isola, che gli rimase fino al )571, epoca nella quale i Turchi la conquistarono.